Il laboratorio di scavo archeologico simulato

Principio generale

Costante denominatore di tutti i laboratori di Archeocamuni è il lavoro diretto da parte degli allievi, mai spettatori, sempre protagonisti.

Luogo e destinatari

I laboratori di Archeocamuni: lo scavo archeologicoIl laboratorio didattico di scavo archeologico sorge nell'Archeòasi di Capo di Ponte, poco discosto dal Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri.

Le esperienze si svolgono in un'area immersa nel verde d'un grande prato cui fa corona il bosco di latifoglie e dove regna un'atmosfera di sereno isolamento.

La disponibilità esclusiva del luogo e l'assenza di pericoli rendono agevole la protezione e la sorveglianza degli allievi.

Accessibile solo su prenotazione, il laboratorio è destinato a gruppi di Scuola dell'Obbligo in visita al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri o agli altri parchi con arte rupestre della zona capontina.

Obbiettivi

Il laboratorio attiva gli allievi in un'esperienza didattica legata alla funzione della ricerca scientifica e alla figura dell'archeologo. Agli allievi si richiede di mettere in atto procedure prestabilite, tecniche e comportamentali (silenzio, concentrazione, reciproco rispetto, pulizia dell'ambiente). Risultati da conseguire sono l'individuazione dell'oggetto dello scavo (sepoltura, focolare, discarica, luogo di culto, ecc.), l'inquadramento cronologico sommario, la deduzione della vita materiale e spirituale degli uomini antichi.

Modalità di lavoro

Lo scavo, per le ovvie disposizioni di legge, è attuato in condizioni simulate, che peraltro si rifanno a situazioni reali. Gli allievi lavorano direttamente. Ripartiti in sei atelier separati, vi possono operare contemporaneamente sei gruppi di otto unità ciascuno, seguiti dai docenti delle classi e da un operatore ogni 20-30 allievi.

Destinato ad allievi per lo più privi di conoscenze specifiche e vincolato a tempi ristretti, lo scavo è impostato sull'essenzialità degli interventi, con esclusione delle complicazioni e delle lentezze di uno scavo stratigrafico.

Programma e tempi

  1. Breve introduzione in aula sulle finalità e sulle modalità dello scavo.
  2. Definizione dei team di scavo e assegnazione delle postazioni.
  3. Dimostrazione collettiva dei procedimenti.
  4. Scavo.
  5. Sintesi interpretativa finale.

Secondo i tempi disponibili, le attività possono condursi in un arco compreso fra un minimo di tre ore ed un massimo di sei, integrandole con la prospezione di rocce incise.

Logistica

Lo scavo si svolge al coperto (tettoie). Disponibili servizi igienici.

Scorci di scavo

I laboratori di Archeocamuni: introduzione al lavoro

L'introduzione in aula consente di mettere a fuoco i concetti e le procedure relative allo scavo.

I laboratori di Archeocamuni: a ciascuno il proprio settore di scavo

A ciascuno è affidato un settore di scavo di cui è responsabile. Paletta, scopettino e secchiello sono gli strumenti di lavoro.

I laboratori di Archeocamuni: emergono in reperti

Con opportuna tecnica e qualche fretta inopportuna i reperti emergono a calmare le aspettative.

I laboratori di Archeocamuni: una pausa di riflessione

Un momento intermedio di pausa e di riflessione aiuta a individuare i lati deboli del lavoro in corso e a risolvere i primi interrogativi sui reperti emersi.

I laboratori di Archeocamuni: il completamento del delicato lavoro di scavo

La ripresa dello scavo avviene in atmosfera di maggiore coscienza. In dirittura d'arrivo la scoperta si rivela completamente ed attende opportuna interpretazione.

I laboratori di Archeocamuni: i risultati finali

Un momento di sintesi collettiva finale coordinato dall'animatore chiarisce tutti gli interrogativi sui reperti, sul sito, sulla sua datazione.